The Invaders
Episode 1x01
Beachhead
USA
© 10 Gennaio 1967
Colore
50m
[ Quinn Martin Productions / American Broadcasting Company ]
regia Joseph Sargent [Giuseppe Danielle Sorgente] {22.VII.1925 – Jersey City, New Jersey, USA} • sceneggiatura Anthony Wilson • musiche Dominic Frontiere {17.VI.1931 – New Haven, Connecticut, USA} • direttore della fotografia Meredith Nicholson {11.III.1913 – Crawfordville, Indiana, USA † 18.VIII.2005 – Los Angeles, California, USA} • montaggio Jerry Young
creatore Larry Cohen [Lawrence G. Cohen] {15.VII.1941 – Kingston, New York, USA} • direttore di produzione Fred Ahern {31.XII.1907 – St. Joseph, Missouri, USA † 28.IX.1982 – Van Nuys, California, USA} • produttore Alan A. Armer {07.VII.1922 – Los Angeles, California, USA} • produttore esecutivo Quinn Martin [Irwin Martin Cohn] {22.V.1922 – New York, USA † 05.IX.1987 – Rancho Santa Fe, California, USA} • produttori in carica Arthur Fellows {21.V.1917 – Eveleth, Minnesota, USA † 29.II.1992 – Century City, California, USA}, Adrian Samish {06.IV.1910 – New York, USA † 14.X.1976 – Beverly Hills, Los Angeles, California, USA}
architetto James D. [-owell] Vance • arredamenti Robert Nelson • assistente alla regia Paul Wurtzel {10.VI.1921 – Los Angeles, California, USA} • supervisore post-produzione John [Santiago] Elizalde {23.V.1925 – Manila, Filippine} • trucco Jack Wilson
cast
Roy Thinnes {06.IV.1938 – Chicago, Illinois, USA} (David Vincent)
Diane [Carol] Baker {25.II.1938 – Hollywood, California, USA} (Kathy Adams) • J. [-ohn] D. [-onovan] Cannon {24.IV.1922 – Salmon, Idaho, USA † 20.V.2005 – Hudson, New York, USA} (Tenente di polizia Ben Holman) • James [Firman] Daly {23.IV.1918 – Wisconsin Rapids, Wisconsin, USA † 03.VII.1978 – Nyack, New York, USA} (Alan Landers) • John Milford {07.IV.1929 – Johnstown, New York, USA † 14.VIII.2000 – Santa Monica, California, USA} (Sceriffo Lou Calvert) • Ellen Corby [Ellen Hansen] {03.VI.1911 – Racine, Wisconsin, USA † 14.IV.1999 – Woodland Hills, Los Angeles, California, USA} (Zia Sara) • Skip Ward [James Ward / Rufus King Ward IV] {12.IX.1932 – Cleveland, Ohio, USA † 27.VI.2003 – Calabasas, California, USA} & Bonnie [Jean] Beecher {1941 – Minnesota, USA} (John / Mrs. Brandon) • Vaughn Taylor {22.II.1910 – Boston, Massachusetts, USA † 26.IV.1983 – Los Angeles, California, USA} (Kemper) • Mary Jackson {22.XI.1910 – Milford, Michigan, USA † 10.XII.2005 – Los Angeles, California, USA} (Infermiera) • (non accreditati – voci) Hank Simms [Henry Fry Simms] {25.V.1923} (Introduzione) • William Woodsn {16.VII,1917 – San Bernardino, California, USA} (Narratore)
avid Vincent è un semplice architetto di ritorno a casa da una lunga trasferta lavorativa. Cercando una scorciatoia s'infila in un viottolo che lo conduce fino a una ristorante abbandonato da anni in mezzo al nulla. Stravolto dalla fatica, l'uomo decide di schiacciare un breve pisolo prima di rimettersi in marcia; ma viene inopinatamente risvegliato da un misterioso suono e da luci colorate sfolgoranti nel cielo. Incredulo, scopre che il fenomeno è dovuto all'atterraggio di un disco volante. Allarmato, raggiunge allora il primo borgo a portata di mano e allerta lo sceriffo locale. L'uomo, pur non dando credito alle parole di Vincent, si reca comunque sul luogo dell'avvistamento; ma non vi scopre alcuna traccia che confermi la presenza di un veicolo extraterrestre. Da quel momento la vita del giovane architetta viene minacciata da misteriosi uomini, che si riveleranno in realtà creature aliene giunte in segreto sulla Terra, con lo scopo di conquistarla. Riconoscibili solo dalla postura anomala del dito mignolo – e dalla loro pressoché totale mancanza di emozioni – si riveleranno, per il povero Vincent, come un nemico infido e mortale. Scampato il pericolo di questo primo incontro, per l'eroe della serie si preannunciano tempi grami, deciso infatti a contrastare e denunciare in ogni modo le attività degli extraterrestri; dovrà anche vedersela con l'incredulità degli umani, una barriera che si rivelerà quasi più invalicabile dei tranelli orditi dagli invasori.
rimo episodio che piazza la premessa su cui tutta la serie si muove. È una premessa semplice, quasi banale, quella ideata da un Larry Cohen ancora lontano dai suoi primi successi cinematografici (nel poliziesco e nel fantahorror con It's Alive /
Baby killer, 1975), che si rifà apertamente alle paranoie messe in scena da Don Siegel (con Invasion of the Body Snatchers /
L'invasione degli ultra corpi, 1956; tratto dal basilare romanzo di Jack Finney) o da Chris Nyby e Howard Hawks (con The
Thing from Another World / La cosa da un altro mondo, 1951; tratto da un altrettanto basilare racconto di John Wood Campbell jr.); ma non per questo meno efficace. Roy Thinnes (Doppelganger / Doppia immagine nello spazio, 1969 di Robert Parrish) da vita a un solido personaggio tutto d'un pezzo, costretto, per sopravvivere, a poter contare solo sui propri mezzi, perché preso in mezzo dai subdoli alieni e dall'incredulità umana; riuscendo nel compito di sostenere l'atmosfera di cupa paranoia che la vicenda intesse. Joseph Sargent (regista che aveva già anche lavorato a uno degli episodi pilota di Star Trek: The Corbomite Maneuver / L'espediente della Carbonite) riprende le ambientazioni isolate alla Jack Arnold, anticipando l'intuizione di Pupi Avati per La casa dalle finestre che ridono, 1977; e sfrutta la luce solare per incrementare il senso d'incertezza e di terrore. Un ottimo inizio per l'ennesima serie prodotta dal geniale Quinn Martin, al quale si devono telefilm come The Streets of San Francisco / Per le strade di San Francisco, Cannon, The Fuggitive / Il fuggiasco; e numerose altri titoli di altissimo livello. L'accurata fotografia di Meredith Nicholson e le eccellenti musiche di Dominic Frintiere sono elementi aggiuntivi che concorrono alla perfetta riuscita di questo ottimo episodio introduttivo. Per rimanere nel singolo ambito del segmento in questione, bisogna aggiungere un menzione anche alla buona prova di J. D. Cannon (co protagonista di McCloud / Uno sceriffo a New York), nel ruolo dello sceriffo incredulo e la breve apparizione di ellen Corby (Macabre / Macabro, 1958 di William Castle), genuinamente inquietante come vecchietta aliena.
Baby killer, 1975), che si rifà apertamente alle paranoie messe in scena da Don Siegel (con Invasion of the Body Snatchers /
L'invasione degli ultra corpi, 1956; tratto dal basilare romanzo di Jack Finney) o da Chris Nyby e Howard Hawks (con The
Thing from Another World / La cosa da un altro mondo, 1951; tratto da un altrettanto basilare racconto di John Wood Campbell jr.); ma non per questo meno efficace. Roy Thinnes (Doppelganger / Doppia immagine nello spazio, 1969 di Robert Parrish) da vita a un solido personaggio tutto d'un pezzo, costretto, per sopravvivere, a poter contare solo sui propri mezzi, perché preso in mezzo dai subdoli alieni e dall'incredulità umana; riuscendo nel compito di sostenere l'atmosfera di cupa paranoia che la vicenda intesse. Joseph Sargent (regista che aveva già anche lavorato a uno degli episodi pilota di Star Trek: The Corbomite Maneuver / L'espediente della Carbonite) riprende le ambientazioni isolate alla Jack Arnold, anticipando l'intuizione di Pupi Avati per La casa dalle finestre che ridono, 1977; e sfrutta la luce solare per incrementare il senso d'incertezza e di terrore. Un ottimo inizio per l'ennesima serie prodotta dal geniale Quinn Martin, al quale si devono telefilm come The Streets of San Francisco / Per le strade di San Francisco, Cannon, The Fuggitive / Il fuggiasco; e numerose altri titoli di altissimo livello. L'accurata fotografia di Meredith Nicholson e le eccellenti musiche di Dominic Frintiere sono elementi aggiuntivi che concorrono alla perfetta riuscita di questo ottimo episodio introduttivo. Per rimanere nel singolo ambito del segmento in questione, bisogna aggiungere un menzione anche alla buona prova di J. D. Cannon (co protagonista di McCloud / Uno sceriffo a New York), nel ruolo dello sceriffo incredulo e la breve apparizione di ellen Corby (Macabre / Macabro, 1958 di William Castle), genuinamente inquietante come vecchietta aliena.
Voto Personale ~ 8 ~
http://www.imdb.com/title/tt0611975/combined 8,4
© 26 Novembre 2010
▬ Alessandro M. Colombo
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