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martedì 23 novembre 2010

Here Comes Tobor (1957) [Duke Goldstone]


Here Comes Tobor




USA
© 1957
b/n
30m



[ Dudley Pictures Corporation / Guild Films Company ]





regia Duke Goldstone {17.I.1914 – Omaha, Nebraska, USA † 16.IV.1998 – Los Angeles, California, USA} • sceneggiatura Arnold Belgard {31.VII.1907 – Los Angeles, California, USA † 01.VII.1967 – Los Angeles, California, USA} • produzione Richard Goldstone {1912 † 2007} • musiche Howard [Manucy] Jackson {08.II.1900 – St.Augustine, Florida, USA † 04.VIII.1966 – Florida, USA} • direzione della fotografia Mack [-lyn] Stengler {31.VII.1895 – Wisconsin, USA † 27.V.1962 – Hollywood, California, USA} • montaggio Ernest Flook




architetto Gabriel Scognamilio {27.X.1906 – New York, USA † 31.V.1974 – Los Angeles, California, USA} • assistente alla regia Herbert E. Mendelson {29.IX.1912 – Massachusetts, USA † 01.VI.1962} • costruzione robot Robert Kinoshita {24.II.1914} • effetti audio Warner E. Leighton {31.VII.1930 – USA † 20.III.2005 – Cambira, California, USA} • fonico John K. Kean




cast


Bruce Cowling {30.X.1919 – Coweta, Oklahoma, USA † 22.VIII.1986 – Los Angeles, California, USA} (Steve) • Alan Reynolds {14.IX.1908 – Los Angeles, California, USA † 22.VI.1976 – Los Angeles County, California, USA} (Talbot) • Franz Roehn {06.X.1896 † 12.X.1989} (Dr. Ohm) • [Charles] Arthur Space {12.X.1908 – New Brunsiwck, New Jersey, USA † 13.I.1983 – Hollywood, California, USA} (Professor Adams) • Tommy Tarrell (Tommy Adams) • Gavin Gorden {07.IV.1901 – Chicora, Mississippi, USA † 07.IV.1983 – Canoga Park, California, USA} (Ammiraglio Morgan)




pisodio pilota per una serie fortunatamente abortita; e oggi poco più che una curiosità d'antiquariato cinematografico. Guidato telepaticamente dal bambino Tommy, il robot Tobor (prelevato di peso dal film Tobor the Great / Tobor – Il re dei robot, 1954 di Lee Sholem) deve recuperare un sottomarino atomico dalle mani di una banda di pirati internazionali; i quali intendono usarlo per ricattare le nazioni del mondo intero, e, in particolare, gli Stati Uniti. Il lieto fine è però dietro l'angolo, grazie al coraggio e all'astuzia del piccolo eroe. Poverissimo nella produzione e banale nella realizzazione, si giova della presenza di Arthur Space (20 Million Miles to Earth / A 30 milioni di chilometri dalla Terra, 1957 di Nathan Juran), unico tra gl'interpreti ad avere un minimo di fama; ma soffre per terribilmente a causa dei due intollerabili protagonisti. Il robot messo insieme da Robert Kinoshita (non accreditato era stato tra i costruttori di Robby the Robot in The Forbidden Planet / Il pianeta proibito, 1956 di Fred McLeod Wilcox) è ai limiti del guardabile – in compenso suscita grandi risate – mentre il piccolo Tommy Tarrell è fortunatamente alla sua prima e unica prova come interprete, con esiti fastidiosamente irritanti – anche a causa del tratteggio del suo personaggio in fase di sceneggiatura. Aggiungiamo poi che la trama, concepita da Arnold Belgard (il quale sarebbe poi passato a scrivere episodi per serie come Lassie, Cheyenne e Bronco), è di una banalità oltremodo sconcertante e possiede un tasso così elevato di saccarosio da rendere diabetico anche il più coriaceo spettatore; e si ottiene una sorta di cortometraggio irredimibile in ogni reparto, degno di una rapidissima scomparsa dalla memoria che ha inopinatamente occupato. Duke Goldstone è un regista dei primordi della televisione (Dick Tracy) poi sostanzialmente scomparso; mentre Richard è stato autore di vari documentari, nonché produttore di serie come Combat! e Peyton Place (oltre, ovviamente, al film di Sholem).



Voto Personale    ~ 2,5 ~



http://www.imdb.com/title/tt1483380/combined    sv



© 23 Novembre 2010

Alessandro M. Colombo





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