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martedì 30 novembre 2010

The Invaders 1x03: The Mutation (14.1.1967) [Paul Wendkos]

The Invaders

Episode 1x03

The Mutation

USA
© 14 Gennaio 1967
Colore
50m

[ Quinn Martin Productions / American Broadcasting Company ]


 

regia [Abraham] Paul Wendkos {20.IX.1925 – Philadelphia, Pennsylvania, USA † 12.XI.2009 – Malibu, California, USA} • sceneggiatura David Chandler • musiche Dominic Frontiere {17.VI.1931 – New Haven, Connecticut, USA} • direttore della fotografia Andrew J. McIntyre • montaggio Jerry Young



creatore Larry Cohen [Lawrence G. Cohen] {15.VII.1941 – Kingston, New York, USA} • direttore di produzione Howard P. Alston {26.I.1921 – Glendale, California, USA} • direttore di unità Robert G. Stone • produttore Alan A. Armer {07.VII.1922 – Los Angeles, California, USA} • produttore associato Anthony Spinner • produttore esecutivo Quinn Martin [Irwin Martin Cohn] {22.V.1922 – New York, USA † 05.IX.1987 – Rancho Santa Fe, California, USA} • produttori in carica Arthur Fellows {21.V.1917 – Eveleth, Minnesota, USA † 29.II.1992 – Century City, California, USA}, Adrian Samish {06.IV.1910 – New York, USA † 14.X.1976 – Beverly Hills, Los Angeles, California, USA}


 
architetto James D. [-owell] Vance • arredamenti Carl Biddiscombe • assistente al montaggio Ray Daniels • assistente alla regia Paul Wurtzel {10.VI.1921 – Los Angeles, California, USA} • 2° assistente alla regia Harold Schneider • attrezzista Arthur Friedrich • capo squadra elettricisti Robert R. Farmer • capo squadra macchinisti Larry Milton {04.IV.1911 – USA † 19.IX.2005 – Yucca Valley, California, USA} • casting Patricia Rose Mock {11.IV.1931} • costumi Frank Beetson jr. • mixerista Al Overton {20.V.1912 † 01.VIII.1985 – San Clemente, California, USA} • montaggio suono Werner Kirsch • 2° operatore Gail Parker • parrucchiera Annabell • regia 2ª unità Carl Barth • segretario di edizione Marshall Schlom {03.III.1928 – Los Angeles, California, USA} • supervisore post produzione John [Santiago] Elizalde {23.V.1925 – Manila, Filippine} • trucco Jack Barron

 
effetti speciali Ira Anderson jr. • ottici Howard A. Anderson {1920}



cast



Roy Thinnes {06.IV.1938 – Chicago, Illinois, USA} (David Vincent)


Edwrad Andrews {09.X.1914 – Griffin, Georgia, USA † 08.III.1985 – Santa Monica, California, USA} (Mark Evans) • Lin [-wood Winder] McCarthy {23.II.1918 – Norfolk, Virginia, USA † 23.XI.2002 –Beverly Hills, Los Angeles, California, USA} (Agente dell'USAF Intelligence Fellows) • Suzanne Pleshette {31.I.1937 – New York, USA † 19.I.2008 – Los Angeles, California, USA} (Vikki) • Roy Jenson {09.II.1927 – Calgary, Alberta, Canada † 24.IV.2007 – Los Angeles, California, USA} (Alieno #1) • Rodolfo Hoyos {14.V.1916 – Città del Messico, Distrito Federal, Messico † 15.IV.1983 – Los Angeles, California, USA} (Miguel) • Val Avery [Sebouh Der Abrahiman] {14.VII.1924 – Philadelphia, Pennsylvania, USA † 12.XII.2009 – New York, USA} (Direttore) • Argentina Brunetti [Argentina Ferrau] {31.VIII.1907 – Buenos Aires, Argentina † 20.XII.2005 – Roma, Lazio, Italia} (Luz) • William Stevens (Cobbs) • [Ernes-] Tina Menard {26.VIII.1904 – Imuris, Sonora, Messico † 10.VI.1993 – Los Angeles, California, USA} (Madre) • Tony Davis (Ragazzino) • Roberto Contreras {12.XII.1928 – St. Louis Missouri, USA † 18.VII.2000 – Los Angeles, California, USA} & Pepe Callahan [Joseph Callahan] {18.V.1930 – New Mexico, USA † 19.VII.1997 – Los Angeles, California, USA} (Guide #1 / #2) • Ted Gehring {06.IV.1929 † 28.IX.2000 – Steelville, Missouri, USA} (Tassista) • Pedro Regas [Panagiotis Thomas Regaskos] {15.IV.1897 – Goranoi, Grecia † 10.VIII.1974 – Hollywood, California, USA} (Mendicante) • (non accreditativoci) Hank Simms [Henry Fry Simms] {25.V.1923} (Introduzione) • William Woodsn {16.VII,1917 – San Bernardino, California, USA} (Narratore)


 
el suo girovagare, David Vincent s'imbatte in due messicani che lo ingannano, facendogli credere di aver visto un disco volante e, dopo averlo condotto sul luogo dell'accaduto, lo derubano, abbandonandolo nel mezzo del deserto. Stravolto dalla fatica e dalla sete, l'architetto scopre che vi è realmente un astronave degli invasori celata tra le le aride montagne. Tratto in qualche modo in salvo, viene agganciato da un giornalista, interessato a ottenere l'esclusiva sul suo racconto, che lo mette in contatto con una misteriosa ballerina, dal passato ignoto, che si esibisce in un locale della cittadina. Anche lei ha infatti avuto un incontro con gli extraterrestri. Inconsapevole di infilarsi in un'altra trappola mortale, Vincent invita la ballerina a condurlo sul luogo dell'avvistamento; e questa, ovviamente, accetta. Poco prima di cadere nella trappola tesagli, la donna lo mette in allarme, rivelandogli di appartenere a una sorta di mutazione che sta colpendo gli alieni, soggetta a provare delle emozioni contrariamente alla maggior parte della sua razza originale. Scampati al pericolo attraverso una lunga fuga nel deserto, i due raggiungo una fattoria abitata da due anziani coniugi ai quali chiedono aiuto; ma, mentre Vincent si reca alla ricerca di un telefono, gli invasori sopraggiungono. Nello scontro finale tutti gli alieni – compresa la ballerina – soccomberanno.
 
 
ur cambiando di regista – e, questo proposito, va comunque detto che Paul Wendkos (Mephisto Waltz / La macchia della morte, 1971) non è di certo l'ultimo arrivato, quanto meno per quel che concerno le produzioni televisive – la serie mantiene inalterato il suo livello di tensione e di oppressione paranoica. Wendkos riesce, infatti, a creare la giusta suspense e a mantenere una buona atmosfera all'interno di questo episodio; nel quale compare l'interessante personaggio della ballerina, mutazione aliena che la rende particolarmente vicina all'essere umano. Il merito di questo bizzarro personaggio e delle speculazioni ad esso relative va, ovviamente, ascritto alla sceneggiatura di David Chantler (o Chandler, come indicato nei credits) , al cui attivo ha anche lo "script" di She / La dea della città perduta, 1965. Al solito, la parte più consistente dei meriti è riservata agli interpreti, che si rivelano – qui, come in quasi tutte le serie televisive prodotte negli Stati Uniti – abili ritrattisti dei propri personaggi; a partire dalla brava e carina Suzanne Pleshette (The Birds / Gli uccelli, 1963 di Alfred Hitchcock), nel complesso ruolo dell'aliena dai sentimenti; fino al viscido falso giornalista di Edward Andrews (la cui carriera si è chiusa con Gremlins / id, 1984 di Joe Dante); passando per le abili caratterizzazioni – magari anche brevissime – di solidi attori come Rodolfo Hoyos (molto attivo in TV, con la presenza a serie quali Twilight Zone / Ai confini della realtà; The Wild Wild West / Selvaggio West e Thriller) e Argentina Brunetti (7 Faces of Dr. Lao, 1967 di George Pal). Ancora un eccellente episodio, che, oltre ad offrire la stessa qualità dei due precedenti, si arricchisce dell'interessante interrelazione tra Vincent e la ballerina, pur concludendosi con una nota triste per la morte della donna extraterrestre; che lascia tuttavia speranze sulla possibilità di incontrare altri come lei.







Voto Personale    ~ 7,5 ~



http://www.imdb.com/title/tt0612002/combined    8,3




 © 28 Novembre 2010

Alessandro M. Colombo





 

sabato 27 novembre 2010

The Invaders – Episode 1x02: The Experiment (17.1.1967) [Joseph Sargent]

The Invaders


Episode 1x02

The Experiment


USA
© 17 Gennaio 1967
Colore
50m

[ Quinn Martin Productions / American Broadcasting Company ]





regia Joseph Sargent [Giuseppe Danielle Sorgente] {22.VII.1925 – Jersey City, New Jersey, USA} • sceneggiatura Anthony Spinner {04.IV.1930 – New York, USA} • musiche Dominic Frontiere {17.VI.1931 – New Haven, Connecticut, USA} • direttore della fotografia Andrew J. McIntyre • montaggio Richard H. Cahoon {01.X.1905 – New Jersey, USA † 19.IX.1985 – Los Angeles, California, USA}

 
creatore Larry Cohen [Lawrence G. Cohen] {15.VII.1941 – Kingston, New York, USA} • direttore di produzione Howard P. Alston {26.I.1921 – Glendale, California, USA} • direttore di unità Robert G. Stone • produttore Alan A. Armer {07.VII.1922 – Los Angeles, California, USA} • produttore associato Anthony Spinner • produttore esecutivo Quinn Martin [Irwin Martin Cohn] {22.V.1922 – New York, USA † 05.IX.1987 – Rancho Santa Fe, California, USA} • produttori in carica Arthur Fellows {21.V.1917 – Eveleth, Minnesota, USA † 29.II.1992 – Century City, California, USA}, Adrian Samish {06.IV.1910 – New York, USA † 14.X.1976 – Beverly Hills, Los Angeles, California, USA}

 
 
architetto James D. [-owell] Vance • arredamenti Carl Biddiscombe • assistente al montaggio Orven Schanzer • assistente alla regia Donald C. [-hristian] Klune {22.I.1929 † 03.XII.2003 – Big Bear Lake, California, USA} • 2° assistente alla regia Harold Schneider • attrezzista Ray Thompson • capo squadra elettricisti Robert R. Farmer • capo squadra macchine Larry Milton {04.IV.1911 – USA † 19.IX.2005 – Yucca Valley, California, USA} • casting     Patricia Rose Mock {11.IV.1931} • costumi Frank Beetson jr. • mixerista Al Overton {20.V.1912 † 01.VIII.1985 – San Clemente, California, USA} • montaggio suono Eddie Campbell •
operatore Gail Parker • parrucchiera Annabell • regia 2ª unità Carl Barth • segretario edizione Marshall Schlom {03.III.1928 – Los Angeles, California, USA} • supervisore post-produzione John [Santiago] Elizalde {23.V.1925 – Manila, Filippine} • trucco     Jack Barron

 
effetti speciali Ira Anderson jr. • (ottici) Howard A. Anderson {1920}


 
cast



Roy Thinnes {06.IV.1938 – Chicago, Illinois, USA} (David Vincent)


Roddy McDowell [Roderick Anthony Andrew Jude McDowell] {17.IX.1928 – Herne Hill, Londra, Inghilterra, UK † 03.X.1998 – Studio City, California, USA} & Lawrence Naismith [Lawrence Johnson] {14.XII.1908 – Thames Ditton, Surrey, Inghilterra, UK † 05.VI.1992 – Southport, Quuensland, Australia} (Lloyd / Professor Curtis Lindstrom) • Harold Gould [Harold Vernon Goldstein] {10.XII.1923 – Schenectady, New York, USA † 11.IX.2010 – Woodland Hills, Los Angeles, California, USA} (Dr. Paul Mailer) • Dabs Greer [Robert William Greer] {02.IV.1917 – Fairview, Missouri, USA † 28.IV.2007 – Pasadena, California, USA} (    Il ministro del culto) • Lawrence Montaigne {26.II.1931 – Brooklyn, New York, USA} (Uomo #1) • [James] Willard Sage {13.VIII.1922 – Canada † 17.III.1974 – Sherman Oaks, California, USA} (Tenente James) • Stuart [Gage] Lancaster {30.XI.1920 – Evanston, Illinois, USA † 22.XII.2000 – Los Angeles, California, USA} (Sovrintendente) • Jackie Kendall {04.VIII.1934 – Jackson, Mississippi, USA} (Proprietaria) • Roy N. Sickner {30.IX.1928 † 15.II.2001} (Tassista) • Mel Gallagher (Infermiere) • John Ward {11.VI.1923 – New York, USA † 23.III.1995 – Los Angeles, California, USA} (Sergente) • Soon-Tek Oh {29.VI.1943 – Giappone} (Domestico) • (non accreditati – voci) Jason Wingreen {09.X.1919 – Brooklyn, New York, USA} (conduttore del notiziario) • Hank Simms [Henry Fry Simms] {25.V.1923} (Introduzione)William Woodsn {16.VII,1917 – San Bernardino, California, USA} (Narratore)

 
incent apprende che uno scienziato, il professor Lindstrom, è deciso a mostrare, in un prossimo convegno, le sue prove inconfutabili sull'esistenza di una base extraterrestre sulla Terra. Dopo essere riuscito a mandare a monte un tentato rapimento da parte degli alieni; entra in contatto con l'uomo, malgrado l'opposizione del suo medico e di suo figlio; e lo convince di trovarsi in un grave pericolo di vita. L'intervento di due invasori, inviatigli dal figlio che vittima del loro condizionamento, pone fine all'esistenza del vecchio scienziato; ma David, con un abile trucco, riesce a entrare in possesso delle suddette prove; e, deciso a consegnarle a un uomo di fiducia del servizio informazioni, cade invece in una trappola tesagli dai suoi avversari. Rapito, viene costretto a sottostare al trattamento di condizionamento; e, solo l'intervento di un ravveduto giovane Lindstrom, gli consente di venire a capo della situazione, distruggendo, nel contempo, la base nemica. Superata anche questa insidia, altre lo attendono nel suo prossimo futuro.
 

 
nche in questo secondo segmento – sempre diretto dallo specialista Joseph Sargent (Colossus: The Forbin Project, 1970) – la tensione e, soprattutto, l'atmosfera paranoica non manca. La sceneggiatura di Anthony Spinner (è stato produttore per The Man from U.N.C.L.E. / Organizzazione U.N.C.L.E. e The Mod Squad) si dedica a inserire complicazioni prevedibili – vista l'elementarità dell'assunto – ma lo fa con equilibrio e criterio, cercando di dare un certo spessore ai suoi personaggi principali; e la bravura di Sargent s'incarica di tenere alta la tensione, che rimane presente per tutto l'episodio. In questo è aiutato anche dall'ottima prova di Roddy McDowell (Planet of the Apes / Il pianeta delle scimmie, 1968 di Franklin J. Schaffner) nel ruolo dello sfortunato figliolo costretto a tradire il proprio padre; e, in particolare, di Dabbs Greer (The Green Mile / Il miglio verde, 1999 di Frank Darabont), abilissimo nel dare corpo a un personaggio autenticamente viscido e sgradevole. Harold Gould (Project X / Anno 2118: progetto X, 1968) è invece una buonissima controparte dell'eroico David Vincent, con il suo incredulo medico, costretto poi a tornare sui propri passi; e Lawrence Naismith (Village of the Damned / Il villaggio dei dannati, 1960 di Wolf Rilla) dipinge con intensità lo scienziato roso dalla tensione nervosa. È certamente un episodio meno incisivo del primo, nel quale ancora si cerca di definire la giusta dimensione delle avventure di David Vincent; ma rimane sempre teso e convincente nella sua realizzazione, promettendo ulteriori brividi ed emozioni nelle puntate future.

 
 
Voto Personale    ~ 7,5 ~





http://www.imdb.com/title/tt0611996/combined    7,9



© 27 Novembre 2010

Alessandro M. Colombo






venerdì 26 novembre 2010

The Invaders

  Episode 1x01

Beachhead



USA
© 10 Gennaio 1967
Colore
50m

[ Quinn Martin Productions / American Broadcasting Company ]




regia Joseph Sargent [Giuseppe Danielle Sorgente] {22.VII.1925 – Jersey City, New Jersey, USA} • sceneggiatura Anthony Wilson • musiche Dominic Frontiere {17.VI.1931 – New Haven, Connecticut, USA} • direttore della fotografia Meredith Nicholson {11.III.1913 – Crawfordville, Indiana, USA † 18.VIII.2005 – Los Angeles, California, USA} • montaggio Jerry Young




creatore Larry Cohen [Lawrence G. Cohen] {15.VII.1941 – Kingston, New York, USA} • direttore di produzione Fred Ahern {31.XII.1907 – St. Joseph, Missouri, USA † 28.IX.1982 – Van Nuys, California, USA} • produttore Alan A. Armer {07.VII.1922 – Los Angeles, California, USA} • produttore esecutivo Quinn Martin [Irwin Martin Cohn] {22.V.1922 – New York, USA † 05.IX.1987 – Rancho Santa Fe, California, USA} • produttori in carica Arthur Fellows {21.V.1917 – Eveleth, Minnesota, USA † 29.II.1992 – Century City, California, USA}, Adrian Samish {06.IV.1910 – New York, USA † 14.X.1976 – Beverly Hills, Los Angeles, California, USA}




architetto James D. [-owell] Vance • arredamenti Robert Nelson • assistente alla regia Paul Wurtzel {10.VI.1921 – Los Angeles, California, USA} • supervisore post-produzione John [Santiago] Elizalde {23.V.1925 – Manila, Filippine} • trucco     Jack Wilson



 

cast


Roy Thinnes {06.IV.1938 – Chicago, Illinois, USA} (David Vincent)


Diane [Carol] Baker {25.II.1938 – Hollywood, California, USA} (Kathy Adams) • J. [-ohn] D. [-onovan] Cannon {24.IV.1922 – Salmon, Idaho, USA † 20.V.2005 – Hudson, New York, USA} (Tenente di polizia Ben Holman) • James [Firman] Daly {23.IV.1918 – Wisconsin Rapids, Wisconsin, USA † 03.VII.1978 – Nyack, New York, USA} (Alan Landers) • John Milford {07.IV.1929 – Johnstown, New York, USA † 14.VIII.2000 – Santa Monica, California, USA} (Sceriffo Lou Calvert) • Ellen Corby [Ellen Hansen] {03.VI.1911 – Racine, Wisconsin, USA † 14.IV.1999 – Woodland Hills, Los Angeles, California, USA} (Zia Sara) • Skip Ward [James Ward / Rufus King Ward IV] {12.IX.1932 – Cleveland, Ohio, USA † 27.VI.2003 – Calabasas, California, USA} & Bonnie [Jean] Beecher {1941 – Minnesota, USA} (John / Mrs. Brandon) • Vaughn Taylor {22.II.1910 – Boston, Massachusetts, USA † 26.IV.1983 – Los Angeles, California, USA} (Kemper) • Mary Jackson {22.XI.1910 – Milford, Michigan, USA † 10.XII.2005 – Los Angeles, California, USA} (Infermiera) • (non accreditati – voci) Hank Simms [Henry Fry Simms] {25.V.1923} (Introduzione) • William Woodsn {16.VII,1917 – San Bernardino, California, USA} (Narratore)


 
avid Vincent è un semplice architetto di ritorno a casa da una lunga trasferta lavorativa. Cercando una scorciatoia s'infila in un viottolo che lo conduce fino a una ristorante abbandonato da anni in mezzo al nulla. Stravolto dalla fatica, l'uomo decide di schiacciare un breve pisolo prima di rimettersi in marcia; ma viene inopinatamente risvegliato da un misterioso suono e da luci colorate sfolgoranti nel cielo. Incredulo, scopre che il fenomeno è dovuto all'atterraggio di un disco volante. Allarmato, raggiunge allora il primo borgo a portata di mano e allerta lo sceriffo locale. L'uomo, pur non dando credito alle parole di Vincent, si reca comunque sul luogo dell'avvistamento; ma non vi scopre alcuna traccia che confermi la presenza di un veicolo extraterrestre. Da quel momento la vita del giovane architetta viene minacciata da misteriosi uomini, che si riveleranno in realtà creature aliene giunte in segreto sulla Terra, con lo scopo di conquistarla. Riconoscibili solo dalla postura anomala del dito mignolo – e dalla loro pressoché totale mancanza di emozioni – si riveleranno, per il povero Vincent, come un nemico infido e mortale. Scampato il pericolo di questo primo incontro, per l'eroe della serie si preannunciano tempi grami, deciso infatti a contrastare e denunciare in ogni modo le attività degli extraterrestri; dovrà anche vedersela con l'incredulità degli umani, una barriera che si rivelerà quasi più invalicabile dei tranelli orditi dagli invasori.


 
rimo episodio che piazza la premessa su cui tutta la serie si muove. È una premessa semplice, quasi banale, quella ideata da un Larry Cohen ancora lontano dai suoi primi successi cinematografici (nel poliziesco e nel fantahorror con It's Alive /
Baby killer, 1975), che si rifà apertamente alle paranoie messe in scena da Don Siegel (con Invasion of the Body Snatchers /
L'invasione degli ultra corpi, 1956; tratto dal basilare romanzo di Jack Finney) o da Chris Nyby e Howard Hawks (con The
Thing from Another World / La cosa da un altro mondo, 1951; tratto da un altrettanto basilare racconto di John Wood Campbell jr.); ma non per questo meno efficace. Roy Thinnes (Doppelganger / Doppia immagine nello spazio, 1969 di Robert Parrish) da vita a un solido personaggio tutto d'un pezzo, costretto, per sopravvivere, a poter contare solo sui propri mezzi, perché preso in mezzo dai subdoli alieni e dall'incredulità umana; riuscendo nel compito di sostenere l'atmosfera di cupa paranoia che la vicenda intesse. Joseph Sargent (regista che aveva già anche lavorato a uno degli episodi pilota di Star Trek: The Corbomite Maneuver / L'espediente della Carbonite) riprende le ambientazioni isolate alla Jack Arnold, anticipando l'intuizione di Pupi Avati per La casa dalle finestre che ridono, 1977; e sfrutta la luce solare per incrementare il senso d'incertezza e di terrore. Un ottimo inizio per l'ennesima serie prodotta dal geniale Quinn Martin, al quale si devono telefilm come The Streets of San Francisco / Per le strade di San Francisco, Cannon, The Fuggitive / Il fuggiasco; e numerose altri titoli di altissimo livello. L'accurata fotografia di Meredith Nicholson e le eccellenti musiche di Dominic Frintiere sono elementi aggiuntivi che concorrono alla perfetta riuscita di questo ottimo episodio introduttivo. Per rimanere nel singolo ambito del segmento in questione, bisogna aggiungere un menzione anche alla buona prova di J. D. Cannon (co protagonista di McCloud / Uno sceriffo a New York), nel ruolo dello sceriffo incredulo e la breve apparizione di ellen Corby (Macabre / Macabro, 1958 di William Castle), genuinamente inquietante come vecchietta aliena.


  
Voto Personale    ~ 8 ~




http://www.imdb.com/title/tt0611975/combined    8,4



© 26 Novembre 2010

Alessandro M. Colombo





martedì 23 novembre 2010

Here Comes Tobor (1957) [Duke Goldstone]


Here Comes Tobor




USA
© 1957
b/n
30m



[ Dudley Pictures Corporation / Guild Films Company ]





regia Duke Goldstone {17.I.1914 – Omaha, Nebraska, USA † 16.IV.1998 – Los Angeles, California, USA} • sceneggiatura Arnold Belgard {31.VII.1907 – Los Angeles, California, USA † 01.VII.1967 – Los Angeles, California, USA} • produzione Richard Goldstone {1912 † 2007} • musiche Howard [Manucy] Jackson {08.II.1900 – St.Augustine, Florida, USA † 04.VIII.1966 – Florida, USA} • direzione della fotografia Mack [-lyn] Stengler {31.VII.1895 – Wisconsin, USA † 27.V.1962 – Hollywood, California, USA} • montaggio Ernest Flook




architetto Gabriel Scognamilio {27.X.1906 – New York, USA † 31.V.1974 – Los Angeles, California, USA} • assistente alla regia Herbert E. Mendelson {29.IX.1912 – Massachusetts, USA † 01.VI.1962} • costruzione robot Robert Kinoshita {24.II.1914} • effetti audio Warner E. Leighton {31.VII.1930 – USA † 20.III.2005 – Cambira, California, USA} • fonico John K. Kean




cast


Bruce Cowling {30.X.1919 – Coweta, Oklahoma, USA † 22.VIII.1986 – Los Angeles, California, USA} (Steve) • Alan Reynolds {14.IX.1908 – Los Angeles, California, USA † 22.VI.1976 – Los Angeles County, California, USA} (Talbot) • Franz Roehn {06.X.1896 † 12.X.1989} (Dr. Ohm) • [Charles] Arthur Space {12.X.1908 – New Brunsiwck, New Jersey, USA † 13.I.1983 – Hollywood, California, USA} (Professor Adams) • Tommy Tarrell (Tommy Adams) • Gavin Gorden {07.IV.1901 – Chicora, Mississippi, USA † 07.IV.1983 – Canoga Park, California, USA} (Ammiraglio Morgan)




pisodio pilota per una serie fortunatamente abortita; e oggi poco più che una curiosità d'antiquariato cinematografico. Guidato telepaticamente dal bambino Tommy, il robot Tobor (prelevato di peso dal film Tobor the Great / Tobor – Il re dei robot, 1954 di Lee Sholem) deve recuperare un sottomarino atomico dalle mani di una banda di pirati internazionali; i quali intendono usarlo per ricattare le nazioni del mondo intero, e, in particolare, gli Stati Uniti. Il lieto fine è però dietro l'angolo, grazie al coraggio e all'astuzia del piccolo eroe. Poverissimo nella produzione e banale nella realizzazione, si giova della presenza di Arthur Space (20 Million Miles to Earth / A 30 milioni di chilometri dalla Terra, 1957 di Nathan Juran), unico tra gl'interpreti ad avere un minimo di fama; ma soffre per terribilmente a causa dei due intollerabili protagonisti. Il robot messo insieme da Robert Kinoshita (non accreditato era stato tra i costruttori di Robby the Robot in The Forbidden Planet / Il pianeta proibito, 1956 di Fred McLeod Wilcox) è ai limiti del guardabile – in compenso suscita grandi risate – mentre il piccolo Tommy Tarrell è fortunatamente alla sua prima e unica prova come interprete, con esiti fastidiosamente irritanti – anche a causa del tratteggio del suo personaggio in fase di sceneggiatura. Aggiungiamo poi che la trama, concepita da Arnold Belgard (il quale sarebbe poi passato a scrivere episodi per serie come Lassie, Cheyenne e Bronco), è di una banalità oltremodo sconcertante e possiede un tasso così elevato di saccarosio da rendere diabetico anche il più coriaceo spettatore; e si ottiene una sorta di cortometraggio irredimibile in ogni reparto, degno di una rapidissima scomparsa dalla memoria che ha inopinatamente occupato. Duke Goldstone è un regista dei primordi della televisione (Dick Tracy) poi sostanzialmente scomparso; mentre Richard è stato autore di vari documentari, nonché produttore di serie come Combat! e Peyton Place (oltre, ovviamente, al film di Sholem).



Voto Personale    ~ 2,5 ~



http://www.imdb.com/title/tt1483380/combined    sv



© 23 Novembre 2010

Alessandro M. Colombo