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martedì 14 dicembre 2010

Chi l’ha vista morire? (12.05.1972) [Aldo Lado]

Chi l'ha vista morire?

AKA

Malastrana

Finlandia:      Verta Venetiassa

Francia:         Qui l'a vue mourir?

Germania:    The Child – Die Stadt wird zum Alptraum

Grecia:          Poios eide tin kyria na pethaini?

                       Ta vimata ti nyhta fernoun to thanato

Spagna:        Quién la ha visto morir?

USA:             The Child

                      Who Saw Her Die?


Germania, Italia, Jugoslavia
© 12 Maggio 1972
Colore
1h31m


[ Dieter Geissler Filmproduktion, München / Dunhill Cinematografica / Doria G. Film, Roma / Jadran Film, Zagreb ]


regia Aldo Lado {05.XII.1934 – Fiume, Croazia} • sceneggiatura Francesco Barilli {04.II.1943 – Parma, Emilia-Romagna, Italia}, Massimo D'Avack, Aldo Lado, Ruediger Von Spiess • produzione Enzo Doria [Enzo Passadore] {12.III.1936 – Genova, Liguria, Italia} • musiche Ennio Morricone {10.XI.1928 – Roma, Lazio, Italia} • dirette da Nicola Samale {14.IX.1941 – Castelnuovo d'Istria, Italia (ora: Podgrad, Ilirska Bistrica, Slovenia) • direzione della fotografia Franco Di Giacomo {18.IX.1932 – Amatrice, Rieti, Lazio, Italia} • montaggio Angelo Curi • scenografie Gisella Longo, Alessandro Parenzo


assistenti al montaggio Maria Pia Appetito, Alessandra Olsoufieff • assistenti operatori Mauro Marchetti {1946 – Napoli, Campania, Italia}, Gianfranco Transunto • architetti Gisella Longo, Alessandro Parenzo • capo squadra elettricista Valerio Garzia • parrucchiera Teresa Cicchetti • capo squadra macchine Gastone Coppa • trucco     Franco Schioppa • operatori Giuseppe Lanci {01.V.1942 – Roma, Lazio, Italia}, (B) Carlo Tafani • produttori associati Ovidio G. Assonitis {18.I.1943 – Alessandria d'Egitto, Egitto}, Giorgio Carlo Rossi, Pietro Sagliocco • direttori di produzione Gastone De Mattia, Mauro Porru • segretario di produzione Aldo Sassi • ispettore di produzione Claudio Grassetti • effetti suono Luciano Anzellotti • mixerista Dino [Bernardino] Fronzetti • sarta Elisabetta Costantini


2ª unità: regia Vittorio De Sisti {23.XI.1940 – Derna, Libia † 22.IV.2006 – Roma, Lazio, Italia}


cast

 
George Lazenby {05.IX.1939 – Goulburn, New South Walles, Australia } & Anita Strindberg {1944 – Svezia} & Nicoletta Elmi {13.II.1964 – Roma, Lazio, Italia} (Franco / Ellizabeth / Roberta Serpieri) • Peter Chatel [Peter Schlätel] {07.XII.1943 – Bad Segeberg, Schleswig-Holstein, Germania † 25.VIII.1986 – Amburgo,     Germania} (Filippo) • Adolfo Celi {27.VII.1922 – Messina, Sicilia, Italia † 19.II.1986 – Siena, Toscana, Italia} (Serafian) • Dominique Boschero {27.IV.1934 – Parigi, Francia} (Ginevra Storelli) • Rosemarie Lindt (Gabriella) • José Quaglio {28.II.1923 – Anguillara Sabazia, Roma, Lazio, Italia} (Bonaiuti) • Alessandro Haber {19.I.1947 – Bologna, Emilia-Romagna, Italia} (Padre James) • Piero Vida {05.VIII.1938 – Mestre, Venezia, Veneto, Italia † 1987 – Roma, Lazio, Italia } (Giornalista) • Sandro Grinfan (De Donato) • Giovanni Forti Rosselli (François Roussell) • George Willing • Vittorio Fanfoni • Carlo Hollesch • Luigi Antonio Guerra • (non accreditati) Filippo Perego (Andrea, il servitore di Bonaiuti) • Al Pereira {06.XII.1945 – Málaga, Andalucía, Spagna} (Uomo nella folla) 




enezia. Uno scultore separato dalla moglie accoglie in casa sua la figlioletta decenne; ma un maniaco misterioso la uccide brutalmente. L'uomo, raggiunto dalla moglie, si getta a capofitto nelle indagini, mescolandosi a una nutrita serie di loschi e viscidi individui; ma, ogni volta che sembra giungere vicino alla soluzione, un nuovo omicidio gli sbarra la strada. Alla fine trova il colpevole, uno dei più improbabili del mucchio; e, in un finale un po' troppo rapido ed improvviso, questi trova una terribile fine. Lado (suo anche l'eccellente La corta notte delle bambole di vetro, 1971) dirige con mestiere un giallo più che discreto, fornito di un interessante intrigo architettato dallo stesso regista con l'aiuto di Francesco Barilli (Pensione Paura, 1978), Massimo D'Avack (Così dolce… così perversa, 1969 di Umberto Lenzi) e Ruediger Von Spies (Monolith / Monolith – Impatto mortale, 1993 di John Eyres). Una Venezia ben ripresa Franco Di Giacomo (4 mosche di velluto grigio, 1971 di Dario Argento) e un cast internazionale, professionalmente ineccepibile, guidato dall'ex 007 George Lazenby e da un Adolfo Celi (Murders in the Rue Morgue / I terrificanti delitti della via Morgue, 1971 di Gordon Hessler) al solito efficacissimo, danno lustro alla pellicola. Una menzione a parte la meritano la piccola Nicoletta Elmi (Profondo rosso, 1975 di Dario Argento) e una Boschero (Gatti rossi in un labirinto di vetro, 1975 di Umberto Lenzi) molto bella. Nel complesso è un "giallo" decisamente meritevole di visione; bello, oltre che da guardare, anche da ascoltare, grazie alle originali quanto eccellenti musiche di Ennio Morricone (Il gatto a nove code, 1971 di Dario Argento).

 


Scheda n°         0191
Voto Personale:    ~ 7 ~
Supporto n°        • B 0794 •

http://www.imdb.com/title/tt0068367/combined    6.4



 

Bibliografia:        I colori del buio [101] • Lo schermo insanguinato [130] • Stracult [141]

© 21 Gennaio 2005 rivisto il 12 Dicembre 2010
Alessandro M. Colombo




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